• 08/07/2020

“Abbiamo chiesto al ministro Patuanelli quali misure il governo intenda adottare per realizzare un piano organico di politica industriale che riguardi tutta la filiera dell'automobile e consenta il rilancio del settore. L'indice della produzione industriale del settore automotive su base annua, registrerebbe un calo tendenziale dell’85% ad aprile 2020 e del 36,9% nei primi quattro mesi del 2020. Le immatricolazioni totali nei primi 5 mesi dell'anno hanno visto un calo superiore al 50% rispetto all'anno scorso. Se le vendite dovessero assestarsi allo stesso ritmo fino alla fine dell'anno, le immatricolazioni a fine 2020 potrebbero non superare le 950.000 unità vendute, con un calo di 17,4 miliardi rispetto al 2019, e quello del gettito Iva di 3,8 miliardi. E’ necessario intervenire con urgenza e con una visione di sistema che favorisca il rilancio del settore automotive in un’ottica che coniughi la sostenibilità produttiva, ambientale e occupazionale, tematiche strettamente connesse alle misure che il Partito Democratico ha già saputo declinare con provvedimenti organici ed innovativi come Industria 4.0”.

Lo dichiara Francesca Bonomo, deputata del Partito democratico, intervenendo in Aula per il Question time.

Nella replica affidata a Gianluca Benamati, vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera, è stata apprezzato il lavoro del ministro, e si è sottolineato che “se l'Italia vuole uscire dagli effetti economici della pandemia, l'automobile è senz'altro una delle filiere trainanti della ripresa. I poli su cui oggi l'automobile italiana si regge sono due: la produzione nazionale, purtroppo in calo negli anni e una forte componentistica che è esplosa negli ultimi 10 anni, e che da sola vale nel 2019 il 3 % del pil con una forte propensione all’export. I numerosi provvedimenti di questi mesi, dal decreto Liquidità che ha consentito prestiti garantiti a diverse aziende fra cui FCA e al decreto Rilancio con le misure sulla rottamazione con attenzione all'ambiente e alla sicurezza,  hanno iniziato ad aiutare il settore e il suo futuro. Un futuro verso l'elettrico e legato alle nuove tecnologie, alle nuove motorizzazioni  termiche con l'idrogeno e i biocombustibili, e alle innovazioni come la guida autonoma, che rivoluzionerà sia la produzione quanto la componentistica. Dobbiamo quindi lanciare un grande piano per l’automobile - conclude Benamati - anche con i fondi europei, basato sull'innovazione, su ricerca e sviluppo, e sul capitale umano, che dia certezza a questa filiera che è essenziale per il futuro del Paese”.