“Finalmente risolta l’annosa questione del cosiddetto anatocismo, la perversacontabilizzazione degli interessi sugli interessi per conti correnti, conti di pagamento e anche finanziamenti a valere su carte di credito. Da anni si tentava di giungere a questo traguardo a tutela dei cittadini ed emendamenti in questa direzione erano stati presentati da tutti i gruppi politici, compreso quello del collega di partito Sergio Boccadutri”.
Così il deputato Dem Giovanni Sanga, relatore del Dl banche in Commissione Finanze, esprime la soddisfazione per il testo riformulato dell’emendamento Boccadutri che andrà oggial voto.
L’emendamento, così come riformulato, prevede che nei rapporti di conto corrente o di conto di pagamento sia assicurata, nei confronti della clientela, la stessa periodicità nel conteggio della maturazione degli interessi sia debitori sia creditori, che comunque non potrà essere inferiore ad un anno (si esclude quindi la pratica trimestrale). Gli interessi, inoltre, dovranno essere conteggiati il 31 dicembre di ciascun anno e, in ogni caso, al termine del rapporto per cui sono dovuti.