• 17/09/2018

“Chiederemo ripristino dei 5 milioni per Dopo di Noi”

“Il Rendiconto 2017 ci fornisce i conti definitivi delle nostre finanze pubbliche nel quadriennio 2014-2017, caratterizzato dai governi Pd. E questi conti, difesi dagli stessi esponenti della maggioranza in questo dibattito, dimostrano quanto l’intera campagna elettorale (e gran parte della discussione di oggi) sia basato su slogan falsi. Dicevano che il Pd aveva aumentato le tasse. E invece la pressione fiscale scende dal 43% del 2014 al 42% del 2017. Dicevano che il Pd ha aumentato gli sprechi. E invece la spesa corrente primaria scende dal 42,6% al 41,3%. Dicevano che il Pd aveva aumentato deficit e debito. Invece il deficit è sceso dal 3% al 2,3% (che sarebbe l’1,9% al netto degli interventi una tantum sulle banche). E il debito è rimasto stabile al 131,8% del Pil. Dicevano che il Pd ha distrutto la crescita. Che invece, dopo aver perso 9,4% nel periodo 2008-2013, ha guadagnato 3,5%. Insomma tutti gli slogan di campagna elettorale sui cui M5S e Lega hanno basato il loro consenso sono dimostrati falsi da un documento che Lega e M5S oggi ci chiedono di votare. Se cercassimo elementi per capire quanto folle sia diventato il dibattito politico italiano, non credo potremmo trovare niente di meglio”.

Così il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Luigi Marattin.

“La legge sul Dopo di Noi fatta dal Pd nella scorsa legislatura - aggiunge il deputato Dem - è uno degli esempi più belli di civiltà, e ne andiamo fieri. Abbiamo stanziato 180 milioni nel triennio 2016-2018. I 5 presunti mancanti non sono un taglio, ma verranno reintegrati, come prevede la legge stessa, quando ci si accorgerà che nel 2017 non tutto il budget per le deduzioni è stato consumato. Tuttavia, come Pd domani chiederemo ufficialmente al Comitato dei Nove di presentare all’aula un emendamento che ripristini subito questi 5 milioni, senza aspettare il naturale percorso previsto. Perché accusare un partito - conclude Luigi Marattin - che ha introdotto per la prima volta nel nostro Paese un programma serio di assistenza ai disabili perché 5 milioni (su 180) vengono dati in un modo anziché in un altro è oggettivamente piuttosto singolare”.