• 08/11/2017

Presentata interpellanza urgente al ministro Calenda

“Chiediamo al governo di individuare strumenti più opportuni per risolvere urgentemente le problematiche di ordine economico e sociale inerenti l’esercizio del commercio ambulante su aree pubbliche sorte a seguito dell’applicazione della direttiva Bolkestein. A questo scopo il governo, il 3 novembre del 2016, ha convocato un tavolo e il 13 settembre scorso aveva preso un impegno preciso su questo tema”. Lo hanno detto Lorenzo Becattini e Marco Donati, deputati del Pd e componenti della commissione Attività produttive della Camera che hanno presentato una interpellanza urgente al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, sottoscritta da più di trenta deputati dem.

“La cosiddetta direttiva Bolkestein, relativa ai servizi nel mercato interno, stabilisce - proseguono i deputati democratici - che qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri dell’Ue applichino una procedura di selezione tra i candidati potenziali. Il decreto legislativo del 26 marzo 2010, che attua la direttiva Bolkestein, ne ha esteso l'applicazione anche al settore del commercio ambulante su aree pubbliche, ritenendole risorsa naturale limitata e ha specificamente rinviato ad una intesa in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie locali l'individuazione dei criteri per il rilascio e il rinnovo della concessione dei posteggi per l'esercizio del commercio su aree pubbliche e le disposizioni transitorie da applicare, con le decorrenze previste, anche alle concessioni in essere. Il 13 settembre 2017 la Camera ha approvato una mozione con cui si impegna il Governo, oltre che a promuovere proposte in sede di Unione europea per meglio definire la portata e gli effetti della Bolkestein rispetto al commercio ambulante, a costituire rapidamente un nuovo tavolo di confronto con gli operatori del commercio su aree pubbliche e con i rappresentanti degli enti locali per studiare, considerando anche la situazione in essere, interventi per contenere le potenziali ripercussioni negative sul tessuto economico e sociale e sulle piccole e micro imprese del settore. A questo scopo la mozione approvata impegna il governo a individuare criteri che, nell'ottica della valorizzazione delle finalità sociali, tengano conto delle diverse caratteristiche, delle dimensioni e dei requisiti professionali acquisiti dagli operatori, della tutela dell'occupazione nel settore e dei luoghi in cui si svolge il commercio ambulante”.