• 19/05/2014

“Gli stadi non possono più essere una terra di nessuno, una zona franca in cui non vale che la legge del più forte e della violenza. E nemmeno luoghi usati come cassa di risonanza per slogan razzisti o capaci di diffondere il virus dell’intolleranza o della discriminazione. Servono dei provvedimenti urgenti perché tutto questo finisca”. Lo dichiara Laura Coccia, deputata del Partito Democratico.

“Anche ieri uno stadio – spiega la Coccia – è stato teatro di un grave episodio. Mi riferisco allo striscione comparso durante Juventus-Cagliari per offendere il giornalista della Rai Enrico Varriale che si era espresso contro la violenza negli stadi e la maglietta tristemente nota dell’ultra napoletano a Roma, cui va tutta la mia solidarietà, ed esaltare il poliziotto che uccise il commissario Raciti. Un episodio che fa anch’esso parte della intollerabile coda della finale di Coppa Italia dell’Olimpico Fiorentina-Napoli, e che aggiunge altra violenza, questa volta verbale, a quella fisica di due settimane fa”.

“Sia l’una che l’altra – conclude la Coccia – non possono più essere tollerate. Dobbiamo adottare urgentemente dei provvedimenti per cercare di stroncare il fenomeno. Per questo, sto lavorando per dare il mio contributo in questo senso, formulando alcune proposte concrete che renderò pubbliche nelle prossime settimane. Nel lavoro di elaborazione intendo anche confrontarmi con tutte le parti coinvolte, e utilizzare gli spunti e i suggerimenti utili che mi saranno dati”.