“La spesa totale della Camera diminuisce costantemente. I risparmi sono imponenti. Dal 2013 ammontano a 385 milioni di euro. Abbiamo lavorato insieme per promuovere sobrietà e rigore nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Non è questo però il punto centrale che dobbiamo affrontare, per ragionare sullo stato di salute di questa istituzione, del Parlamento e più in generale della democrazia. Il problema è l’indebolimento del Parlamento e della sua funzione che sono sempre più presenti in questa legislatura. Lega e M5S ne sono responsabili. A parlare sono i numeri. Il confronto tra i dati dell’attuale legislatura e di quella precedente è impietoso. Nel 2013, nel primo anno della XVII legislatura, le sedute dell’Assemblea sono state 146, per un totale di 790 ore e 49 minuti. Nel 2018, primo anno della XVIII legislatura, abbiamo 106 sedute, per 536 ore e 12 minuti. Ancora più evidente è il confronto con i lavori delle Commissioni permanenti. Nel 2018, le sedute sono state 1.934, per un totale di 1.266 ore e 35 minuti. Nella scorsa legislatura, nel primo anno, le Commissioni si sono riunite 2.908 volte per un totale di 1.898 ore e 35 minuti. I risultati di questo secondo anno di legislatura rischiano di essere ancora più deludenti. Nel 2014, infatti, furono 89 i progetti di legge deliberati dall’Assemblea. Quest’anno siamo fermi ad oggi a 50. Nel 2018 le informative urgenti del Governo sono state 4, nel 2013 sono state 23. Nel 2018 l’Aula ha quindi discusso e votato, 101 tra mozioni e risoluzioni. Nel 2013, 199. Il bilancio politico di questo primo anno di Legislatura dovrebbe per prima cosa spingerci ad un impegno comune, al di là di ogni logica di schieramento, per ridare centralità al Parlamento, con le necessarie riforme ma anche nelle nostre scelte quotidiane, politiche e istituzionali”.
Così Andrea De Maria, della Presidenza del Gruppo Pd, intervenendo in Aula nella discussione sul bilancio della Camera.