• 24/07/2014

La proposta,firmata da tutti i componenti democratici dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio,  ricalca la disciplina in vigore per i dipendenti della pubblica amministrazione.

“Restituire forza e credibilità alle istituzioni parlamentari e aggiungere un ulteriore tassello alle misure che le Camere hanno predisposto negli ultimi mesi per il raggiungimento di tale obiettivo”.

E’ questo  l’intento della proposta di legge, a prima firma Marina Sereni e sottoscritta da tutti i membri Democratici dell’ Ufficio di presidenza della Camera dei deputati (Giachetti, Fontanelli, Miotto, Pes, Rossomando, Sanga e Valente) che mira sospendere lo stipendio per i parlamentari arrestati.

Ricalcando la disciplina in vigore per i dipendenti della pubblica amministrazione, la legge sospende automaticamente il 50% dell’indennità a chi è arrestato in flagranza di reato e al parlamentare per il quale l’arresto sia stato autorizzato dalla Camera di appartenenza.  In caso, a conclusione del procedimento giudiziario il parlamentare venga assolto o prosciolto dalle accuse, la Camera di appartenenza dovrà versare la quota di indennità precedentemente non corrisposta. La sospensione è invece integrale in seguito alla condanna definitiva. Per quanto riguarda la diaria, la proposta interviene introducendo la sospensione automatica (oggi, invece, è decisa caso per caso). La proposta è composta di tre articoli.