Approvata pdl che la riconosce monumento nazionale
“La casa di Antonio Gramsci a Ghilarza in provincia di Oristano che oggi dichiariamo monumento nazionale, è il luogo dove ebbe inizio la vicenda esistenziale del politico comunista che restò fortemente legato alla sua terra. Quella casa custodisce parti importanti della storia gramsciana, di quell'intellettuale che, nonostante le fatiche, le privazioni e la barbarie del carcere, continuò ad offrire il suo punto di vista sulla società contemporanea”. Lo ha detto Irene Manzi deputata del Pd in commissione Cultura, durante la dichiarazione di voto nell’Aula di Montecitorio sulla proposta di legge che dichiara monumento nazionale la Casa Museo Gramsci in Ghilarza, in provincia di Oristano.
“Di quella casa - ha proseguito Manzi -, dove il giovane Gramsci formò la sua personalità e da tempo adibita a museo e a centro di documentazione e ricerca, il Parlamento è chiamato ad occuparsi oggi con la dichiarazione di monumento nazionale, novanta anni dopo l'arresto di Gramsci compiuto dal regime fascista in spregio all'immunità parlamentare di cui il deputato godeva. Per le istituzioni repubblicane quella casa ha un valore importante perché è parte costitutiva dell'identità italiana, perché Antonio Gramsci rappresenta una parte fondante della nostra storia. È un atto proiettato verso il futuro per una piena comprensione del pensiero gramsciano. La democrazia del futuro, una democrazia che deve fare i conti con i grandi numeri, con il populismo, con la manipolazione del consenso ha bisogno di Antonio Gramsci. Grazie a quella casa il passato si fa presente e futuro, la memoria e la cittadinanza consapevole si intrecciano e camminano insieme”.