• 03/09/2019

“Le istituzioni non siano complici di apologia di fascismo. Chi ha incarichi istituzionali prenda le distanze e non partecipi alla festa nazionale di Casapound”.

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.

“In questi mesi – sottolinea la deputata Dem - siamo stati testimoni di un’escalation di aggressioni e violenze da parte di Casapound e in più occasioni abbiamo chiesto che il ministro dell’Interno intervenisse per garantire la legalità, a partire dallo sgombero degli spazi occupati, fino alla richiesta di scioglimento della stessa organizzazione. Evidentemente il ministro Salvini si è occupato di legalità a fasi alterne e solo in funzione della sua perenne campagna elettorale”.

“Stupisce, però, che anche esponenti nazionali e regionali con incarichi istituzionali, come i parlamentari leghisti Simone Pillon e Jari Colla, quelli di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa e Andrea Dalmastro, oltre che l’assessora Elena Donazzan, si siano resi disponibili a partecipare a una manifestazione di chiaro impianto antidemocratico, il cui titolo è “Direzione rivoluzione”. Chi rappresenta le istituzioni democratiche non può essere complice di una formazione politica che non perde occasione per fare apologia del fascismo, in netto contrasto con la nostra Costituzione e non si può garantire il patrocinio alla festa nazionale di un’associazione che non solo non rinnega il fascismo, ma che addirittura ne fa la sua bandiera. Il sindaco Sboarina e il governatore Zaia – conclude Rotta - ascoltino l’appello di Cgil, Cisl e Uil e di tutti i cittadini democratici e impediscano che sia calpestata la nostra Carta e che sia infangata la memoria di una città medaglia d’oro della Resistenza”.

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