“Nel campo della chimica siamo stati protagonisti al livello mondiale, ma al contempo nel nostro paese ancora paghiamo le conseguenze di una pesante eredità lasciata dai siti industriali più inquinanti. Oggi la chimica italiana è a un bivio da un punto di vista di strategie produttive ed occupazionali. Nel corso degli anni il processo di dismissioni, la ridotta presenza di investimenti in ricerca e innovazione hanno prodotto conseguenze non certo positive sulla bilancia commerciale dell'intero comparto e sulla sua competitività. Con le scelte dei prossimi mesi si deciderà se e come porre le basi per un rilancio del settore seguendo la strada della ricerca e dell'innovazione, della chimica verde. In questo percorso sarà strategico l’avvio delle bonifiche e il ripristino ambientale dei luoghi produttivi, nell’ottica della reindustrializzazione dei siti che così potranno diventare un volano della rinascita di uno dei settori fondamentali per l'economia del nostro paese. In questa prospettiva, come confermato anche oggi dal Governo nel question time a Montecitorio, va confermato il ruolo di Eni nel settore chimico soprattutto per garantire anche un impegno continuo nelle bonifiche e nel riuso per attività analoghe delle aree bonificate”, è quanto afferma Miriam Cominelli, membro del PD in Commissione Ecomafie.