“Il confronto in corso per definire una legge che regoli il conflitto d’interessi è complicato e richiederà tempo. Come è noto, è stato adottato un testo base sul quale sono stati presentati 160 emendamenti, proposte che meritano di essere esaminate con la dovuta attenzione. E’ chiaro che, chi vuole che questo Parlamento scriva una legge seria, deve essere disponibile ad un dialogo paziente, chi non vuole seguire questo metodo ha solo lo scopo di sparare qualche slogan senza raggiungere alcun risultato legislativo."
Lo dice Francesco Sanna che segue per i Democratici l’iter della Legge sul Conflitto d’interesse in discussione alla commissione Affari costituzionali della Camera.
Sanna aggiunge che:”tra le priorità del Pd ci sono: definire il conflitto d’interessi sula base di criteri non solo economico patrimoniali ma anche di altra natura, e dunque prevedere tutto ciò che influenzi l’esercizio obiettivo, indipendente o imparziale di funzioni pubbliche; assicurare trasparenza nella applicazione delle verifiche delle situazioni di conflitto; istituire l'anagrafe patrimoniale di tutte le persone impegnate nelle rappresentanze istituzionali; definire una platea di applicazione che sia la più ampia possibile, cioè indirizzata ai rappresentanti di tutti i livelli istituzionali, dalle alte cariche dello Stato agli Enti locali, comprese le Regioni le quali, nel rispetto delle loro competenze, dovranno recepire i principi della nuova legge”.