• 23/01/2019

“La nomina del nuovo presidente della Consob resta in alto mare e questo nonostante le turbolenze finanziarie in atto sui titoli bancari, l’instabilità dei mercati, la debolezza della nostra economia e il concreto rischio di esporre il Paese ad azioni speculative. Ancora oggi la presidenza del consiglio, rispondendo ad una interrogazione del Pd, prima firmataria la collega Fregolent, con fumosi giri di parole ammette di trovarsi ancora nella fase degli ‘adempimenti istruttori’ e delle ‘valutazioni di propria competenza’. In un momento come questo, la mancata individuazione di una figura di garanzia e la nomina del sostituto di Nava diventa urgente e non più rinviabile. Perché il governo preferisce prendere ancora tempo e rimandare questa dovuta assunzione di responsabilità? Si tratta di un atteggiamento che oltre ad essere rischioso è inspiegabile. O meglio, può essere spiegato solo dal fatto che, ancora una volta, M5s e Lega non si mettono d’accordo sul nome, ponendo i loro interessi di bottega sopra quelli dell’Italia”.

Così Gian Mario Fragomeli, componente della commissione Finanze della Camera.

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