"Proprio due giorni fa si è svolto a Montecitorio un incontro, che ha visto la partecipazione di diversi attori, dalla Banca d’Italia all’Agid, ma soprattutto di diversi amministratori locali. Tutti hanno hanno concordato sul fatto che, se si aumentassero le transazioni digitali, i costi dei servizi pubblici potrebbero diminuire. Verrebbero infatti eliminate o abbassate, grazie alla digitalizzazione delle operazioni, molte voci di costo". Lo dice Sergio Boccadutri, coordinatore area Innovazione e deputato del Pd intervenendo alla Camera in dichiarazione di voto sulla mozione sull'uso del contante.
"Il 45% dei pagamenti in questo paese avviene verso la PA. La diffusione dei pagamenti digitali nella PA – prosegue Boccadutri - con la conseguente riduzione del contante, non rappresenterebbe una limitazione a danno del cittadino ma, al contrario, un aumento delle possibilità di scelta e quindi un aumento della libertà individuale di ognuno di noi. Insomma questa è la sfida: se incentiveremo nella PA i pagamenti digitali, i vantaggi in termini di trasparenza del rapporto col cittadino, velocità dei servizi, riduzione di contenziosi sui pagamenti potranno poi traslare anche nei rapporti tra privati, superando una condizione che oggi ci vede in Europa come fanalino di coda. Questa è la sfida, e credo che Parlamento e Governo nel loro complesso se ne debbano fare carico".