• 17/05/2017

"La Camera ha approvato in via definitiva una legge contro il cyberbullismo, triste fenomeno del nostro tempo che purtroppo ha mietuto delle giovani vittime per la riprovazione sociale scaturita dalla diffusione di immagini sensibili attraverso il web o le messaggerie dei cellulari. E' stato approvato anche un mio ordine del giorno per impegnare i giganti del web a trovare le adeguate contromisure per evitare che la circolazione di immagini, sessualmente esplicite, che possono ledere le persone, soprattutto i minorenni". E' il commento della deputata Pd, Liliana Ventricelli, al via libera alla legge che prevede la possibilità di chiedere direttamente al gestore del sito l'oscuramento o la rimozione della "cyber aggressione". Viene inoltre stabilita una "procedura di ammonimento" come nella legge anti-stalking: il "bullo" over 14 sarà convocato dal Questore insieme a mamma o papà e gli effetti dell'ammonimento cesseranno solo una volta maggiorenne. Ogni scuola dovrà individuare tra i docenti un addetto al contrasto e alla prevenzione del "cyberbullismo" che potrà avvalersi della collaborazione delle forze di polizia postale.

"Sono misure che mirano a rafforzare le tutele - aggiunge Ventricelli - sia dando dei meccanismi di difesa che degli strumenti più forti a beneficio delle forze dell'ordine per perseguire i bulli. E' un tema molto importante perché l'utilizzo dei social network è diventato ormai massiccio ed in breve tempo una vita potrebbe essere rovinata da fatte foto o informazioni lesive della dignità e della privacy, soprattutto nel periodo adolescenziale e pre-adolescenziale. Nella stessa direzione è rivolto il mio ordine del giorno che impegna il Governo - spiega la deputata dem - a promuovere iniziative, anche normative, per la prevenzione di comportamenti che incitano all'odio e all'insulto sessuale, anche attraverso collaborazioni con le associazioni e le istituzioni scolastiche, nonché ad agire in sinergia con i gestori delle piattaforme dei social network, al fine di arrivare alla segnalazione e alla rimozione definitiva dei contenuti, modificando gli algoritmi, prevedendo, anche forme di responsabilità diretta degli stessi, anche al fine di rendere effettiva la persecuzione dei reati già previsti, nonché mettendo in campo ogni misura necessaria al potenziamento del lavoro della polizia postale".