• 10/12/2018

“Il senso della giornata mondiale dei diritti umani è confermare il nostro impegno, in Italia e nel mondo, al servizio di un nucleo di principi e diritti che costituiscono l’orizzonte imprescindibile del nostro sviluppo umano e sociale. Ai presidenti delle Camere il mio appello, affinché si spendano attivamente per l’approvazione in tempi brevi delle proposte di legge che istituiscono la commissione nazionale indipendente per i diritti umani”.

Così Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera.

“L’istituzione in questa legislatura di una commissione indipendente - spiega Lia Quartapelle -  colmerebbe una grave lacuna a protezione degli italiani e onorerebbe gli impegni internazionali assunti dall’Italia più di vent’anni fa. La credibilità dell’Italia e il suo tradizionale impegno per i diritti umani non devono essere compromessa, tanto più che dal 2019 torneremo a fare parte del consiglio per i diritti umani dell’Onu e in questo ruolo dovremo promuovere un approccio rigoroso per il rispetto dei diritti umani nel mondo. Tra le priorità, la lotta a tutte le forme di schiavitù. Esse coinvolgono anche l’Italia, in particolare attraverso i flussi migratori che accentuano la vulnerabilità degli individui nel quadro della tratta e del traffico di esseri umani. Ma in alcuni Paesi, come la Mauritania, la schiavitù è ancora radicata nella società e lo status di schiavo è considerato ereditario, complice un governo che anziché contrastare il fenomeno, persegue i difensori dei diritti umani come Biram Dah Abeid. Il leader antischiavista ha ricevuto nel 2013 il premio per i diritti umani dell’Onu. Da quattro mesi è rinchiuso in carcere dalle autorità mauritane e ho depositato un’interrogazione parlamentare sollecitando il governo ad impegnarsi in sede Onu per la sua liberazione e la difesa di coloro che mettono a rischio la loro vita e la loro libertà per quelle degli altri. È necessario - conclude la deputata Dem - che gli Stati dell’Ue appoggino l’adozione del Global Magnitsky Act, un efficace strumento legislativo per contrastare l’impunità in quei Paesi in cui tortura e abusi dei diritti umani sono pratiche sistematiche, capace di riaffermare l’immagine di un’Ue unita nella protezione dei diritti umani e nella lotta alla corruzione”.