Bene 90 milioni a Dopo di noi
“Fino a oggi non esisteva un livello essenziale per rendere esigibile il diritto di tutti. Con questa legge, si cambia. Per la prima volta, nell'ambito sociale, non sanitario, si introduce un obiettivo di servizio, primo passo per arrivare a un livello essenziale di assistenza sociale”. Lo ha dichiarato la deputata del Partito Democratico Margherita Miotto, intervenendo in Aula nel corso della discussione sulla legge sul ‘Dopo di noi’.
“Con questa legge – ha spiegato – abbiamo scelto di occuparci delle situazioni di solitudine più drammatiche: il ‘Dopo di noi’. Questa è la scelta politica che ha fatto il Partito Democratico: scegliere le situazioni davvero più bisognose. Il ‘Dopo di noi’ aspetta da anni. Noi compiamo un primo passo e lo facciamo con 90 milioni, ripartiti fra le regioni per interventi che sono pubblici, per il 2016. Dal 2017 si interverrà affiancando i soldi pubblici a risorse private, quelle che oggi già si possono spendere sul mercato, ma per i propri figli”.
“La nostra non è una logica individualistica, che non ci appartiene, bensì comunitaria e solidarista. Con questa legge pensiamo a chi i soldi non li ha, e con quei soldi dei privati – accanto ai pubblici – diciamo che per tutti quelli che ne hanno bisogno ci sarà un intervento per il ‘Dopo di noi”. La logica che ci ispira è che a ciascuno va riconosciuto secondo il bisogno, da tutti, secondo le possibilità solidarista. Questo avviene per la sanità, avviene per la scuola, da oggi avviene anche per il sociale”, ha concluso Miotto.