• 16/05/2014

“Dopo anni di crisi delle politiche abitative questo decreto segna una positiva inversione di tendenza, la dimostrazione  della volontà di affrontare in maniera organica il fenomeno grave dell’emergenza casa”. Lo ha dichiarato la deputata Pd Raffaella Mariani, relatrice del dl casa.

 

Mariani spiega i passaggi più importanti del provvedimento: l’aumento di 100 milioni di euro al Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione e di 225,92 milioni di euro al Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli; il finanziamento di iniziative comunali e regionali; l’aggiunta della costituzione di fondi di garanzia; disposizioni per accelerare da un lato il processo di definizione delle nuove regole di alienazione delle “case popolari” dall’altro per concedere contributi per l’acquisto di tali alloggi; l’istituzione di un Fondo per la concessione di contributi in conto interessi sui finanziamenti per l’acquisto degli alloggi di proprietà degli IACP; un Programma di recupero di immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica;  una disciplina per impedire che chi occupi abusivamente un immobile possa chiedere la residenza o servizi.

“Vanno sottolineate inoltre - prosegue Mariani - le misure che dispongono che i redditi derivanti  dalla locazione di alloggi sociali di nuove costruzioni, o per i quali siano realizzati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, non concorrono alla formazione del reddito d'impresa ai fini delle imposte sui redditi, nè alla formazione del reddito ai fini IRAP nella misura del 40 %; le agevolazioni fiscali per il triennio 2014-2016 per i conduttori di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale, che per le modifiche del Senato interverranno sulla disciplina delle detrazioni IRPEF spettanti per le ristrutturazioni edilizie, ed ancora che un articolo stabilisce l’applicazione, per il quadriennio 2014-2017, di un’aliquota ridotta al 10% (in luogo del 15%) per la cosiddetta “cedolare secca” per i contratti a canone concordato stipulati nei maggiori comuni italiani”.

“Spetta a tutti noi – conclude Mariani – sentire la responsabilità , soprattutto in un momento come questo di assegnare al Parlamento il ruolo centrale che gli compete anche nella revisione efficace di norme che riconducano alla chiarezza, alla trasparenza e alla tutela della concorrenza l’intero sistema degli appalti pubblici e sono certa che di tale impegno sapremo farci carico ”.