• 06/08/2014

Un ordine del giorno fondamentale per la vita di centinaia di imprese nelle Regioni Obiettivo Convergenza, e che tocca da molto vicino la Puglia e il Salento: è quello presentato da Salvatore Capone, parlamentare Pd del Salento, e approvato oggi alla Camera nell’ambito del decreto competitività. Un impegno per il governo a valutare l’opportunità, nell’ambito degli equilibri di bilancio, a sostenere quelle imprese che hanno avviato consistenti investimenti produttivi con il sostegno di Invitalia, permettendo la rinegoziazione dei mutui concessi perché il debito possa essere estinto non in sette anni ma in un range di tempo più esteso, come è accaduto peraltro fino al 2008.

“L’ordine del giorno, - afferma Salvatore Capone -, che segue un’azione di sensibilizzazione che ho già svolto nei mesi scorsi insieme al sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, Teresa Bellanova, nei confronti dei ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, muove dalla gravissima difficoltà che incontrano numerose aziende salentine e di altri territori delle Regioni Convergenza, nel restituire il mutuo agevolato dopo aver portato a termine gli investimenti previsti dal d. lgs. 185/2000 (Titolo 1 – Titolo II). Una difficoltà che rischia di risolversi in un tracollo assoluto per le imprese che, in mancanza di un emendamento alla legge 244/2007, saranno investite da procedure di pignoramento da parte di Invitalia di beni strumentali e personali del tutto insufficienti, peraltro e ragionevolmente, a permettere all’ente erogatore il rientro delle cifre nel frattempo liquidate”.

“Il mio ordine del giorno – prosegue il deputato Pd - ha un duplice obiettivo. Uno, di natura tecnica, che di fatto chiede al governo di replicare quanto già deciso da precedenti esecutivi, nell’interesse di decine e decine di imprese e a salvaguardia di centinaia di posti di lavoro. L’altro di natura politica, perché lancia un segnale chiaro alle imprese meridionali e salentine toccate dal problema e afferma la necessità, anche dinanzi ai recentissimi dati Svimez, di fare tutto quello che è in nostro potere per sostenere la vita delle imprese, soprattutto quando gli investimenti sono stati portati a termine, come in questo caso. D’altra parte in un periodo di crisi come quella che stiamo vivendo, rinegoziare il mutuo è positivo anche per Invitalia che altrimenti, procedendo a recuperi coatti, rischia di perdere grande parte del capitale investito. Le imprese meridionali coraggiose, soprattutto quelle caratterizzate da persone giovani che hanno scelto di investire, meritano fiducia. E sono convinto che questo sia l’obiettivo anche dal governo”.