• 06/08/2014

“Il governo si impegna ad attivare un tavolo di confronto permanente, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, che coinvolga i soggetti istituzionali e le parti sociali, sindacati, consorzi a.s.i. e organizzazioni di categoria del mondo produttivo, per il rilancio delle aree industriali colpite dal terremoto del 1980“. Così il deputato del Partito Democratico Luigi Famiglietti commenta l’accoglimento da parte del governo dell’ordine del giorno finalizzato al rilancio delle aree industriali ex legge n. 219 del 1981.

“Le anticipazioni del rapporto Svimez – spiega Famiglietti - hanno evidenziato, ulteriormente, la criticità che sta vivendo il tessuto industriale nel Mezzogiorno e del conseguente calo occupazionale che ha portato il sud ai livelli della metà degli anni Settanta. La competitività del Paese si recupera soprattutto se il Mezzogiorno viene posto nelle condizioni di essere nuovamente attrattivo e in grado di far localizzare presso le proprie aree industriali nuovi investimenti produttivi”.

“A seguito del terremoto del 23 novembre 1980 – continua il deputato democratico - furono realizzate in base alla legge di ricostruzione, una serie di aree industriali che dovevano rilanciare l'economia delle aree del cratere duramente colpite dal sisma. Un rilancio di queste aree industriali, che sono già infrastrutturate, sono a oggi inutilizzate e i capannoni già attrezzati, in grado di ospitare nuovi insediamenti produttivi, potrebbe contribuire a un’inversione di tendenza, che faccia riacquisire centralità a questi insediamenti industriali rendendoli nuovamente attrattivi”.

“L’impegno del governo Renzi a porre la sua attenzione sul rilancio delle aree ex 219, è indicativo della volontà di rilanciare la politiche industriali in Italia e segnatamente nel Mezzogiorno”, conclude Famiglietti.