• 26/07/2018

«Prima il Veneto o prima il Venezuela? Le dichiarazioni di Giuseppe Covre rendono perfettamente l’idea del solco che l’attuale governo sta scavando tra la politica di Palazzo guidata dall’ideologia e un paese che ha bisogno estremo di lavoro, crescita e occupazione». Il deputato veneto del Pd Roger De Menech sottolinea le parole di Covre, imprenditore ed ex esponente di spicco della Lega Nord: «Il modello a cui ci avviciniamo con il decreto dignità è quello di un paese fortemente ideologizzato, come appunto il Venezuela dove un regime autoritario fa leggi per piantare bandierine e segnare il campo, incurante degli effetti devastanti prodotti». “Come andrà a finire con il decreto, che arriverà in aula nei prossimi giorni per essere convertito in legge, non è possibile saperlo”, ammette De Menech. «C’è stata una reazione da parte delle forze produttive in Veneto, ma è ancora lontana dal diventare un fronte. All’appello mancano ancora i sindacati a cui chiedo esplicitamente di far sentire la propria voce. Non può passare sotto silenzio un provvedimento del governo che per la prima volta nella storia promette tutele e garanzie e produce disoccupazione. E poi mancano le altre forze politiche e di governo regionali. A parte il Partito Democratico, la Lega cerca di distrarre l’opinione pubblica polemizzando con gli Industriali e il presidente della Regione, di solito sempre solerte a dichiarare sull’universo mondo, in questa vicenda ha deciso di non alzare un dito. Evidentemente la mutuazione venezuelana non gli dispiace più di tanto».