“La Camera dei Deputati ha approvato il provvedimento che garantisce l’equilibrio di genere nei consigli regionali. Questa nuova legge prevede che all’interno delle liste che si presentano alle elezioni non vi possa essere presenza dello stesso genere oltre il 60%. Inoltre, viene introdotta la doppia preferenza così da poterne esprimere una per genere. Nella scorsa legislatura ero stata prima firmataria di un progetto di legge analogo per tutelare e favorire la partecipazione delle donne nella vita pubblica. Quella proposta di legge venne approvata definitivamente, e infatti oggi per le elezioni amministrative comunali c’è la possibilità di esprimere la doppia preferenza. Sono davvero orgogliosa che il nostro parlamento sia tornato sul tema, legiferando con convinzione per estendere questa possibilità anche ai consigli regionali.
Ci sono ancora troppe regioni in cui la presenza femminile è decisamente scarsa, tra queste il Veneto, la mia regione, dove siedono in Consiglio Regionale solo 11 consigliere donne su 51 eletti.
La nostra democrazia ha sempre sofferto di una scarsa rappresentanza di donne nelle istituzioni, non è solamente una questione di quote e di diritti: è un tema più ampio che interessa la qualità e sensibilità della rappresentanza politica e di genere.
Le Regioni hanno sempre più competenze e potere reale nel legiferare e nell’intervenire sulla vita dei cittadini, sulle politiche della sanità, del sociale, del lavoro, nei trasporti e nell’istruzione. E’ necessario garantire che anche le donne siano rappresentate al meglio con competenza e sensibilità in tutti i partiti, tra i quali alcuni come il Pd sono nettamente più avanti, mentre altre liste soffrono ancora di un’ incontrastata maggioranza maschile.”