“La riforma dell’editoria approvata dalla Camera in prima lettura è un provvedimento di grande rilievo che affronta il tema del pluralismo e della libertà dell’informazione tutelati dall’articolo 21 della Costituzione”. Lo ha detto Maria Coscia capogruppo Pd in commissione Cultura durante la dichiarazione di voto sul provvedimento.
“Solo i grillini - ha proseguito Coscia - hanno tenuto una posizione pregiudizialmente contraria riproponendo vecchi e stantii argomenti, privi di fondamento, dimostrando di avere imparato rapidamente il peggio della vecchia politica. Oggi è ancora più chiaro qual è l’idea di libertà di informazione che ha il M5S: la dittatura del blog di Grillo e Casaleggio. Noi, al contrario, vogliamo innovare e cambiare: non facciamo propaganda, ma lavoriamo per fare le riforme.
Siamo arrivati a definire un testo unificato per riformare e innovare in modo organico il sistema dell’editoria, attualmente regolato da una normativa frammentata che aveva favorito nel passato opacità ed episodi scandalosi portati allo scoperto e sanzionati dal governo. Finalmente abbiamo un provvedimento che affronta con una visione unitaria questo tema così delicato e importante: dall’offerta dell’informazione ai processi di distribuzione e vendita, dall’ordine dei giornalisti ai prepensionamenti. Il testo prevede l’istituzione di un fondo unico sia per l’editoria che per l’emittenza radiofonica e televisiva presso il ministero dell’Economia, gestito dalla presidenza del Consiglio e dal ministero dello Sviluppo economico. La legge prevede l’esclusione dai contributi pubblici dei giornali di partito. Tra i requisiti fondamentali per accedere ai contributi c’è quello della regolare applicazione del contratto collettivo di lavoro”.