"Con la proposta di legge Nesci abbiamo condiviso l'obiettivo di riconoscere l'esercizio del voto nel comune di domicilio temporaneo a quegli elettori che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovino fuori dalla Regione del comune di residenza, in occasione delle consultazioni referendarie o in occasione del rinnovo del Parlamento europeo. In riferimento alle consultazioni referendarie non sussiste alcun problema né organizzativo, né di merito rispetto alla possibilità di votare fuori dal comune di residenza, in quanto il quorum e l'esito del voto è nazionale.
Su emendamento del presidente della prima Commissione Mazziotti si prevede, inoltre, di riconoscere la possibilità di votare per le elezioni del Parlamento europeo anche nel comune di domicilio, se appartenente alla stessa circoscrizione elettorale del comune di residenza. In Aula oggi è stato inoltre approvato un emendamento a mia prima firma, presentato insieme ai colleghi Fiano, Naccarato e Lattuca per riconoscere l'esercizio del diritto di voto a soccorritori e volontari nel comune in sono chiamati a prestare soccorso alla popolazione in occasione di calamità naturali, al pari di quanto già è riconosciuto a forze armate e forze dell'ordine, colmando così un vuoto legislativo che ha impedito a questa categoria di persone presenti in Abruzzo di votare in occasione del referendum Costituzionale".
Lo afferma Marilena Fabbri, deputata del Pd in commissione Affari costituzionali della Camera.