• 23/07/2020

“Accolgo con favore la disponibilità da parte del governo di istituire un tavolo per il comparto orafo e argentiero e apprezzo le iniziative tese a lavorare per un recupero dell’export che anche questo settore ha perso durante la crisi Covid-19.  Voglio però ricordare alla sottosegretaria Todde, visto che ha parlato del Decreto Rilancio, che le imprese del distretto orafo lavorano con una materia prima molto caratterizzata dalla volatilità del prezzo e dall’alto peso nella catena del fatturato. Così alto da rendere assai complesso accedere a misure fondamentali, come quelle a fondo perduto previste nel Dl Rilancio”.

Così la deputata dem, Susanna Cenni, commentando la risposta alla sua interrogazione, presentata insieme al collega Pier Carlo Padoan, da parte della sottosegretaria del ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde.

“Ringrazio la sottosegretaria per la risposta puntuale - continua Cenni - e confido nell’apertura del tavolo, affinché si possano mettere a fuoco le misure più utili per il comparto: dal patto per l’export per il rilancio delle esportazioni del Made in Italy, all’internazionalizzazione promozione commerciale sui mercati esteri, fino alla definizione di una strategia di comunicazione e rafforzamento del commercio digitale. Tutti temi toccati nella risposta del governo, che devono sposarsi con le misure extra crisi già programmate dall'esecutivo: piano transizione 4.0, nuovo credito di imposta per chi investe in ricerca e innovazione, promozione del marchio. È positivo, inoltre, che si stia sbloccando la situazione per arrivare alla ratifica della Convenzione di Vienna. Un trattato che ha lo scopo di ‘facilitare il commercio internazionale degli oggetti in metalli preziosi, garantendo un'adeguata tutela del consumatore’. C’è un lavoro in atto - conclude Cenni - e questo è importante, ma dobbiamo andare avanti. Oltre a questa interrogazione, nei giorni scorsi, insieme a deputati e senatori di tutte le forze politiche abbiamo scritto al ministro Patuanelli raccogliendo l’allarme delle imprese. Adesso è necessario che quel tavolo si insedi in tempi brevi”.