"La legge che abbiamo approvato ieri alla Camera è una normativa che semplifica le procedure riguardanti l’attività degli Home Restaurant, dando compiti ai gestori delle piattaforme e di conseguenza scaricando da incombenze i cuochi amatoriali o le casalinghe o tutti coloro che abbiano voglia di avviare una attività di Home Restaurant. Quindi la legge certamente non va a scoraggiare né cuochi né casalinghe e piuttosto va a dare certezza agli utenti fruitori che con questa legge sono molto più garantiti di prima e quindi invogliati a provare questa nuova esperienza di social eating.
Era necessario fare una legge che desse certezze ad un settore, quello degli home restaurant, che si sta sviluppando in modo esponenziale sulla scia della più ampia legge sulla sharing economy già in fase di avanzata discussione, una realtà destinata a crescere e che vogliamo sostenere in conformità con le indicazioni delle direttive europee e semplificando le precedenti indicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico.
La legge mira a tutelare sia l'esercente che il consumatore e non è soggetta a nessun gioco di potere o lobby. Il pagamento del servizio attraverso la piattaforma web permette di tracciare il pagamento in modo trasparente evitando così eventuali evasioni o truffe. Non sarà dunque necessario alcun pos perché il pagamento avverrà online come in tutti i servizi di sharing economy. Vorrei precisare che il testo di legge è arrivato in aula dopo un lungo iter in commissione e dopo aver audito a più riprese le associazioni di categoria, dei consumatori e gli operatori del settore ed è un testo unificato frutto di 4 proposte di legge ed alla fine ampiamente condiviso da una larga maggioranza in Parlamento come dimostra il voto di approvazione in Aula. Chi sente il silenzio è chi non vuol leggere tutte le dichiarazioni a mezzo stampa e interviste fatte finora". Così Angelo Senaldi, deputato Pd, relatore alla pdl sugli Home Restaurant, replica ad alcune dichiarazioni apparse sulla stampa.