"Ci riteniamo soddisfatti della risposta del ministro Calenda, che riafferma la centralità dell'impresa e del lavoro nell'azione di governo. In un momento di ritorno ad una crescita che, se non cosi ampia come vorremmo, segna comunque una discontinuità con il passato, con il calo della disoccupazione e l'aumento dei posti di lavoro stabili, noi dobbiamo sostenere ed incentivare investimenti e politiche attive nel settore dell'impresa. I temi menzionati dal ministro sono tutti per noi rilevanti ma fra questi voglio citare specialmente quelli della digitalizzazione del sistema produttivo con Industria 4.0 e le misure di sostegno alle imprese in campo fiscale. Le misure indicate dal Ministro sono importanti per recuperare, nell'ambito della globalizzazione che stiamo vivendo, quella competitività che nel passato ha contraddistinto il nostro sistema produttivo. Invitiamo il governo a proseguire su questa strada". Lo ha detto il deputato Pd, capogruppo in commissione Attività produttive della Camera, Gianluca Benamati, primo firmatario di una interrogazione al ministro Calenda sulle misure di politica industriale e fiscale che il governo intende adottare nei prossimi mesi per rafforzare il sistema produttivo, sostenere gli investimenti e consolidare la crescita.
Calenda intervenendo al Question time ha detto: "La sfida competitiva che abbiamo di fronte è determinata principalmente da due fattori: l'innovazione tecnologica e la globalizzazione. Il 21 settembre presenteremo il piano di investimenti che si fonderà su incentivi fiscali, sul rafforzamento alla ristrutturazione del fondo di garanzia, su digital innovation hub che consenta il trasferimento tecnologico tra università e imprese. E' un piano triennale con un orizzonte di medio periodo con investimenti nel manifatturiero e nell'Industria 4.0. Dall'altro lato continuerà lo sforzo sul piano Made in Italy, aiutando la penetrazione delle PMI nei mercati internazionali. Inoltre proseguiremo con politiche di contesto, dall'energia, con il nuovo provvedimento Energivory, che aiuta le imprese manifatturiere a contenere i costi dell'energia, alla nuova direttiva sulla strategia per le rinnovabili che adotteremo entro l'anno e che cambia completamente dal 2017, in ragione al cambio della normativa europea.
Concorrenza altro fattore importante, è al Senato la legge ed infine il piano Banda Ultralarga, con una grande attenzione alle aree grigie perché lì vi risiedono il 69 per cento delle imprese italiane. Il quadro complessivo è fatto dunque da una pluralità di misure sulle quali daremo una accelerazione, con un comune denominatore: globalizzazione ed innovazione, ed investimenti pubblici e privati".