Finanziamenti a favore delle aziende confiscate alla mafia, incentivi fiscali per la negoziazione assistita, avvio delle procedure di riqualificazione del personale della Giustizia, tutela immediata delle vittime di violenza e abusi. Sono tra i principali emendamenti alla legge di stabilità presentati dalla commissione Giustizia e approvati oggi dalla Bilancio in vista dell’approdo in aula alla Camera: “Tutte le modifiche più significative sul fronte della giustizia messe a punto in commissione – dice la presidente Donatella Ferranti – sono state accolte, mi sembra un ottimo risultato”.
Nel dettaglio, il testo prevede ora un fondo di 10 milioni di euro all’anno per assicurare alle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata continuità e accesso al credito bancario nonché sostegno agli investimenti e agli interventi di ristrutturazione a tutela dell’occupazione e della salute e sicurezza e dell’emersione del lavoro irregolare. Quanto alle vittime di reati violenti e maltrattamenti, è introdotto un percorso di protezione per una tempestiva e sinergica assistenza sanitaria, giudiziaria e sociale; spetterà a un dpcm definire linee guida a livello nazionale per renderlo operativo. Infine, vengono stabilizzati gli incentivi fiscali della negoziazione assistita e arbitrato riconoscendo alle parti un credito di imposta di 250 euro per i compensi corrisposti agli avvocati e agli arbitri.
Ma non solo. La legge di stabilità ha recepito anche altre modifiche chieste dalle commissione Giustizia, quali la compensazione tra i crediti vantati dagli avvocati per spese di giustizia e quanto dagli stessi è dovuto per imposte e tasse (compresa l’Iva) nonché la razionalizzazione delle procedure di liquidazione delle spese di giustizia prevedendo che il decreto di pagamento degli onorari dei difensori, degli ausiliari del magistrato e dei consulenti tecnici sia adottato contestualmente al provvedimento che chiude la fase. Inoltre, al fine di accelerare i processi di riqualificazione del personale e le procedure per la mobilità provinciale, sarà possibile procedere alla selezione del passaggio per riqualificazione senza contrattazione collettiva andando direttamente a bandire procedure selettive pur sempre nel rispetto del Ccnl 1998/2001. E’ passato, infine, il riallineamento dei ruoli direttivi del Corpo di polizia penitenziaria ai corrispettivi della Polizia di Stato.