“Siamo soddisfatti della risposta del ministro Poletti alla nostra interrogazione su ‘opzione donna’ durante il question time oggi alla Camera in cui abbiamo chiesto che i dati sui flussi pensionistici forniti trimestralmente dall’Inps siano disaggregati distinguendo tra uomini e donne. In particolare, i dati disaggregati per sesso sono molto importanti in previsione della relazione al Parlamento che entro il 30 settembre 2016 il governo dovrà fare in merito all'utilizzo di ‘opzione donna’ perché la legge di Stabilità prevede che le risorse non spese in quel capitolo nel corso del 2016 siano utilizzabili per proseguire la sperimentazione. Il ministro, a nome del governo, ha confermato quanto reso possibile dalla legge di Stabilità, e cioè l’allargamento della platea e della sperimentazione di opzione donna. Attualmente infatti sappiamo che 7700 donne nei primi sei mesi dell'anno hanno utilizzato ‘opzione donna’ con una spesa di 63,5 milioni. Tenuto conto che lo stanziamento previsto nella legge di Stabilità per quella finalità è pari a due miliardi e mezzo di euro per una teorica platea di 36000, donne ci sono ampi margini per continuare la sperimentazione andando ben oltre il 2015”.
Lo h detto Titti Di Salvo, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera.