“Siamo consapevoli - ha proseguito Simoni – che l’approvazione del decreto sia solo un primo passo. Il testo contiene miglioramenti per la condizione delle lavoratrici. E per l'apprendistato c'e' la conferma dell'obbligo di formazione. A chi critica questo testo chiedo maggiore onestà intellettuale senza soggiacere a logiche
elettoralistiche. Vogliamo affiancare a questo provvedimento una riforma radicale del mondo del lavoro attraverso la legge delega in discussione al Senato con la quale vogliamo anche rivedere l’impianto degli ammortizzatori sociali; sono novità attese da 20 anni. Non arretreremo davanti alle critiche e alle polemiche; siamo consapevoli di dover garantire le riforme ed è per questo che il governo accelera. I cittadini attendono da troppo tempo. Vogliamo anche aprire il dibattito sul lavoro a livello europeo; non ci possono essere tanti mondi del lavoro quanti sono i paesi dell’Unione europea. Non possono esserci leggi sul lavoro così eterogenee in tutto il continente. Non abbiamo bisogno di sveglie o di incatenarci; lo abbiamo dimostrato ieri con la vertenza Electrolux che è stata risolta dal governo dopo tanto tempo”.