• 02/07/2020

“Perché il ministero della Salute ha deciso di invitare l’Agenzia Italiana del Farmaco a non proseguire nell’utilizzo del cosiddetto personale ‘somministrato’ e a non prorogare quelli già esistenti? Quali sono le motivazioni che hanno portato a tale scelta che riguarda il futuro di circa 100 dipendenti precari, di cui 48 interinali? Il ministro non ritiene doveroso e urgente ripristinare lo status quo vista anche la situazione di grave crisi economica e sanitaria in atto nel nostro Paese dovuta alla pandemia da covid-19, in virtù della quale il Governo prima con il decreto ‘Cura Italia’ e poi con il decreto ‘Rilancio’ ha imposto il divieto di licenziamento alle aziende?”.

Sono le domande rivolte ai ministri della Salute e del Lavoro contenute nell’interrogazione parlamentare presentata dalle deputate dem, Debora Serracchiani, Romina Mura e Carla Cantone.

“Molti di questi lavoratori dell’Aifa - aggiungono le parlamentari del Pd - sono assolutamente indispensabili e insostituibili e la mancata proroga del loro contratto di somministrazione comprometterebbe seriamente il buon andamento dell’Agenzia che, come noto, è, tra le altre cose, impegnata in prima linea nella gestione dell’emergenza da Covid-19. L’Aifa - concludono le deputate - attualmente non solo rispetta pienamente la normativa in materia di utilizzo del lavoro interinale, ma potrebbe assumerne anche un numero maggiore in virtù delle numerose funzioni alla stessa attribuite dalle recenti disposizioni legislative”.