• 21/12/2019

“Dice Matteo Salvini al loro congresso straordinario, che la ‘guerra’ in Italia è tra libertà e dittatura. Se ne deduce che: Uno, siamo in guerra e non lo sapevamo. Rinviamo al mittente la dichiarazione di guerra. La guerra si fa quando consideri l’avversario un nemico da uccidere. Inaccettabile definizione della politica. Due, l’amico di Putin e Orban sarebbe l’emblema della libertà. Noi non ci faremo rubare la parola libertà da nessuno. E non ci faremo dare lezioni da chi le lezioni le ha prese a sua volta da chi ha sentenziato l’esigenza di democrazie illiberali e la morte delle democrazie liberali”.

Così Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, in un post sul suo profilo Facebook.