• 25/07/2017

“Rispetto il principio di presunzione di innocenza ma la reazione di Salvini e della Lega alla condanna di Bossi per truffa ai danni dello Stato e la confisca di 48 milioni di euro è davvero surreale. Invece di chiedere scusa e pensare a come restituire il maltolto, cambiano nome e nascondono le proprie responsabilità. In pratica pensano di metterci una pietra sopra”. Così il deputato del PD Franco Vazio, Vice Presidente della commissione Giustizia della Camera, che aggiunge: “A fronte della condanna in primo grado dell’ex segretario della Lega Nord, Umberto Bossi, a 2 anni e 6 mesi di reclusione e del suo tesoriere, Francesco Belsito, a 4 anni e 10 mesi di reclusione leggiamo che il segretario della Lega, Matteo Salvini, sta pensando di cambiare nome come se questo bastasse per cancellare le responsabilità ed evitare il crac finanziario. Ciò senza contare le altre condanne non definitive subite da esponenti della Lega Nord su temi analoghi e l’altro filone che riguarda il reato di riciclaggio per il trasferimento in Tanzania di una parte di finanziamenti pubblici illecitamente ottenuti. Lega di popolo? Di quale popolo? Quello che è stato truffato e di cui parla la sentenza di condanna pronunciata dal Tribunale di Genova? Un Segretario come Matteo Salvini che vuole rappresentare alle prossime elezioni politiche l’intero Centro Destra, un Partito che assume di voler guidare il Paese e che ha politicamente gestito quei finanziamenti definiti illeciti da una sentenza di Tribunale, prima di ogni altra cosa, dovrebbe pensare a come restituire i fondi illecitamente presi e non invece studiare come eludere tale obbligo”.