• 21/12/2017

“La legge di bilancio per la prima volta prevede un consistente “Pacchetto Sport”, una vera rivoluzione che comprende decine di novità per tutta la normativa fiscale, organizzativa e ordinamentale delle società sportive italiane. Finalmente, dopo un lungo iter parlamentare durato oltre due anni, si concretizza così una prima importante riforma dello Sport Dilettantistico, applicando le linee ed i contenuti descritti dalla mia proposta di legge n.3936: nascono le società sportive dilettantistiche a scopo commerciale, delle nuove realtà sportive che potranno organizzare lo sport sul territorio prevedendo la possibilità di investire e fare utili. A queste nuove società verrà riconosciuta una tassazione sugli utili pari al 50% ed un IVA agevolata, perché lo sport è un investimento per il benessere e la salute dei cittadini. All’interno di queste società sarà obbligatorio avere del personale con formazione adeguata e adottare una precisa tipologia contrattuale trasparente per i dipendenti e collaboratori sportivi. Contemporaneamente non viene cancellato nessuno dei vantaggi normativi e fiscali delle associazioni e società sportive dilettantistiche non lucrative esistenti oggi, anzi viene innalzato il tetto da 7.500 a 10.000 euro sui compensi non soggetti a tassazione e con un comma di un mio emendamento viene garantita alle stesse una corsia preferenziale per l’accesso e l’assegnazione delle strutture sportive pubbliche in seno agli enti locali. Tra le altre novità: fondo nazionale per l’avviamento alla pratica sportiva delle persone disabili ( già stati stanziati 35 milioni di euro per i prossimi quattro anni, altri 10,5 a partire dall’anno 2021); fondo maternità per le atlete che potranno d’ora in poi così perseguire la loro carriera senza dover rinunciare a diventare mamme; il registro nazionale degli agenti sportivi, lo “sport bonus”, con 10 milioni di euro in credito d’imposta per erogazioni liberali in denaro fino a 40.000,00 destinate alle società ed impianti sportivi, revisione della legge Melandri per una distribuzione più equa delle risorse dei diritti TV della Serie A di Calcio; reintrodotto in favore delle società sportive professionistiche il contratto di collaborazione occasionale per gli steward preposti alla sicurezza negli impianti sportivi; riforma del sistema pensionistico degli sportivi professionisti, per garantire agli ex atleti un dopo carriera meno precario; per quanto riguarda la scuola, per quella primaria si prevede che una quota del 5% dei nuovi insegnanti dovrà essere in possesso della laurea in scienze motorie. Questi e tanti altri importanti risultati conseguiti hanno suscitato in me ed in molti colleghi grande soddisfazione perché giungono dopo anni di lavoro. Da oggi in poi uno sport con più diritti, tutele e opportunità di investimento. E’ il frutto di anni di importante lavoro di ascolto, confronto ed iniziativa con i principali attori del mondo sportivo e posso affermare con orgoglio che mai Parlamento e Governo avevano fatto così tanto per lo sport italiano”.