La Legge Europea approvata oggi è un investimento politico del nostro Paese nel percorso di avvicinamento della normativa nazionale a quella europea: una scelta che, come Pd, riteniamo strategica e qualificante, e che ci ha consentito nel corso di questa legislatura di dimezzare il numero di procedure di infrazione e di fare del nostro Paese il più virtuoso nella gestione dei casi di contenzioso comunitario. Sappiamo perfettamente che l'Italia rimane uno degli Stati con una situazione molto critica, ma risulta altrettanto evidente come il lavoro costante di questi anni ci ha portato a raggiungere oggi il minimo storico di 66 procedure aperte.
Con la Legge Europea mettiamo, dunque, i cittadini e le imprese italiane nella condizione di poter beneficiare, al pari degli altri cittadini europei, dei maggiori diritti e delle migliori garanzie che le normative comunitarie prevedono, in virtù della capacità dell'Europa di poter rispondere meglio dei singoli Stati membri alle aspettative delle persone. In primo luogo per l'importanza strategica che rivestono le tematiche su cui si interviene: da interventi in materia di libera circolazione di merci, persone e servizi, a disposizioni in tema di fiscalità, di lavoro e di salute, a rilevanti previsioni in materia ambientale.
In secondo luogo sul tema che qualifica in maniera rilevante questo provvedimento: la tutela dei diritti fondamentali. Perché l'Europa deve essere, prima di tutto, lo spazio delle garanzie e delle tutele. Con l'approvazione di questa legge si amplierà il campo di applicazione dell'aggravante di negazionismo, stabilendo la punibilità anche della grave minimizzazione e dell'apologia della Shoah e dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra. E si interverrà sulla disciplina dell'indennizzo delle vittime dei reati intenzionali violenti, estendendo l'ambito di applicazione di questa previsione.
Diritti dei cittadini europei, mercato unico digitale, politiche fiscali omogenee. Sono molti gli aspetti che contribuiscono a rendere concreto il senso di cittadinanza europea. E con questo provvedimento avviciniamo ancor più l'Italia all'Europa.
Lo afferma Vanessa Camani, deputata del Pd in commissione Politiche Ue, intervenendo in Aula durante la dichiarazione di voto sulla legge europea.