“Una legge di stabilità che ha una forte caratterizzazione cromatica verde e che ha voluto ulteriormente valorizzare il settore agricolo ed agroalimentare, sul quale il governo Renzi, grazie anche all’azione politica del ministro Maurizio Martina, ha puntato con grande forza. Non solo minore tasse sulla proprietà dei terreni agricoli, con l’abolizione dell’Imu, ma misure concrete che creano condizioni per rilanciare l’economia e creare occupazione”. Lo afferma il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura della Camera, Nicodemo Oliverio.
“Sono convinto – sostiene Oliverio - che iI testo della legge di stabilità varato dalla commissione Bilancio, ora all’esame dell’Aula, ha saputo bene interpretare le esigenze del mondo agricolo, corrispondendo al comparto, già in forte espansione nell’export, con misure adeguate che possano favorire l’internazionalizzazione, il sostegno al reddito degli agricoltori e una maggiore competitività per tutte quelle filiere che hanno saputo innovare. Questi interventi sono stati programmati con soluzioni e modalità che consentono comunque di rispettare l’impegno di contenere il deficit nell’ambito degli obiettivi comunitari. In questo quadro la legge di stabilità, approvata dal consiglio dei ministri, arricchita anche con gli emendamenti del Senato e della Camera, può costituire il nuovo Piano Verde della politica economica agraria italiana”.
“Il presidente Renzi –prosegue il deputato - ha tenuto fede all’impegno assunto di eliminare l'Imu sui terreni agricoli. Non parole a vuoto, ma atti concreti e in tempi certi e rapidi. Sono veramente lontani i tempi in cui nell'aula del Parlamento imperversava la polemica tra buoni e cattivi, tra coloro che, secondo l’opposizione, volevano tassare gli agricoltori e coloro che promettevano, come Cetto La Qualunque, ogni ben di Dio. Meno tasse e più semplificazione, più investimenti per sostenere un settore strategico anche per la lotta alla disoccupazione. Sono state promosse azioni forti, le più forti che si siano mai fatte negli anni a sostegno del settore primario”.