“Dopo le tante rumorose dichiarazioni sulla presunta diversità dei grillini, dopo la scoperta delle pesanti infiltrazioni camorriste nel comune di Quarto, ci saremmo aspettati un po’ più di oculatezza da parte dei pentastellati nella scelta dei nuovi amministratori. Parole al vento. Infatti scopriamo che a Favara (Agrigento) l’assessore designato in uno dei più delicati incarichi della candidata sindaco M5s, quello ai Lavori Pubblici, è il cognato del boss Gerlandino Messina, uno dei 30 latitanti più ricercati al mondo e arrestato con un blitz nel 2010. Che dice il vicepresidente della Camera e Responsabile nazionale per gli Enti locali del movimento Di Maio? Qual è il criterio scelto nella selezione? Non sembra certo quello degli interessi dei cittadini, della legalità e della trasparenza”.
Così il deputato Dem Federico Gelli.