E’ legge la stretta sui benefici penitenziari ai condannati per scambio elettorale politico-mafioso. La commissione Giustizia della Camera, all’unanimità in sede legislativa, ha infatti approvato in via definitiva la pdl che esclude dai benefici penitenziari il 416 ter. Quando la legge entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il condannato per voto di scambio non potrà più accedere al lavoro esterno, ai permessi premio e alle misure alternative (affidamento in prova, detenzione domiciliare e semilibertà). Il testo approvato dalla Camera, inoltre, attribuisce alla procura distrettuale antimafia le funzioni di pm nelle indagini preliminari sul 416 ter e nel processo di primo grado.
“Dopo aver potenziato e ampliato dieci mesi fa la punibilità del voto di scambio politico-mafioso – commenta Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia – ora abbiamo inasprito anche il trattamento processuale e penitenziario applicando il sistema del cosiddetto doppio binario già previsto dall’ordinamento per l’associazione mafiosa e altri reati connessi di particolare gravità e allarme sociale. Il messaggio – conclude Ferranti – deve essere chiaro: la lotta alla mafie in nome della legalità è per il Pd una assoluta priorità e uno degli obiettivi primari di questa legislatura”.