“Ogni anno in Italia circa 300 giornalisti subiscono intimidazioni e attacchi, e il numero è in crescita. Da qualche anno è aumentato il numero dei giornalisti a cui lo Stato garantisce una scorta per tutelare la loro incolumità. Per questo è un segnale molto importante l’approvazione unanime della Risoluzione che recepisce il lavoro di indagine del comitato presieduto dall'onorevole Fava”. Lo ha detto Laura Garavini, dell’Ufficio di Presidente del Gruppo del Partito democratico alla Camera, intervenendo il Aula durante le dichiarazioni di voto sul testo della Risoluzione. Garavini ha aggiunto che “per contrastare il tentativo delle nuove mafie di condizionare l’informazione è necessario rafforzare il giornalismo e i giornalisti, contrastare la precarietà della professione (il numero dei giornalisti precari in Italia è aumentato fortemente negli ultimi anni, i loro guadagni sono bassi soprattutto al Sud dove ricevono anche solo 15/20 euro ad articolo). Giornalisti impiegati in modo stabile sono più forti e possono lavorare in maniera più coraggiosa. Sono inoltre necessarie le tutele contro le denunce per diffamazione spesso mezzo di pura intimidazione a danno di giornalisti. A questo proposito è molto positivo che in Commissione Giustizia, in sede di analisi della riforma al Processo Civile, sia stato approvato proprio in questi giorni un emendamento dei relatori che introduce sanzioni pesanti per chi agisce in giudizio inutilmente, proprio allo scopo di far tacere l’informazione”.