• 09/11/2015

“La riforma del Codice Antimafia, che l’Aula ha iniziato oggi ad esaminare, è un buon testo, frutto del bagaglio di esperienze e conoscenze delle associazioni che si battono per la legalità e dell’approfondito lavoro delle commissioni Giustizia e Antimafia. Potrà consentire di superare i limiti della precedente legislazione per fare terra bruciata ai boss, togliendogli le ricchezze, e, allo stesso tempo, con l’obiettivo di non far morire le aziende confiscate, tutelate insieme alle risorse umane, troppo spesso nel passato colpite dalle confische, sebbene incolpevoli. I deputati 5S si ostinano a non considerare questo quadro davvero importante perché la loro strategia appare quella di ostacolare ciò che di buono fanno il parlamento o il governo. Insomma, giocano a fare gli ‘sfascisti’, anche quando in gioco ci sono provvedimenti così delicati. Oggi, ad esempio, con il solito atteggiamento pretestuoso e infondato, sono tornati a chiedere il rinvio in commissione del testo che è stato all’esame delle commissioni competenti per circa un anno. Spero vivamente che nel corso del confronto parlamentare cambino atteggiamento e non si lascino sfuggire l’occasione per sostenere una buona legge antimafia”.