• 17/11/2017

“Intervenire per mettere in sicurezza il relitto del naufragio del 18 aprile 2015 e realizzare la proposta di riconversione avanzata dall’Università degli Studi di Milano per installare il barcone nel quartiere Città Studi,  come elemento centrale del progettato museo dei diritti umani”. A chiederlo è Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera dei Deputati, in un’interrogazione presentata oggi al ministro della Difesa Roberta Pinotti.

“Dal luglio 2016 - continua la deputata Pd-  il relitto dell’imbarcazione in cui morirono più di 700 innocenti è depositato all’aperto nella base della Marina Militare di Augusta, in attesa di trovare una sistemazione definitiva. Sono state avanzate numerose ipotesi per il ricollocamento e la riconversione del barcone, orientate a restituire la memoria del tragico evento e a richiamare l’attenzione su una tragedia che conta 15 mila morti in tre anni nel Mediterraneo, nonché un atteggiamento di maggiore responsabilità sulle sofferenze e sui rischi a cui sono esposte le vittime dei trafficanti di essere umani. Tra le ipotesi rilanciate anche dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, merita particolare attenzione la proposta formalizzata dall’Università degli Studi di Milano e dal Labanof, coinvolti in questi anni in uno straordinario impegno scientifico e umano per identificare le salme e dare un volto, un nome e delle risposte alle famiglie che ancora li cercano. La riconversione del relitto in un’installazione monumentale presso il complesso di via Golgi, nel quartiere Città Studi doterebbe il progettato museo di un elemento dall’altissimo valore simbolico, forte impatto emotivo e rappresentativo dell’impegno umanitario e scientifico dell’Italia”. 

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