"Ora andiamo dritti al Senato: quello di oggi è solo uno stop temporaneo su una legge giusta. La porteremo a casa comunque: la legge sarà approvata così come esce dalla Camera. Nessuna lettura politica del voto di oggi, chi lo fa e' in malafede. Rivolgo un pensiero alle associazioni dei famigliari delle vittime della strada che oggi erano presenti in aula per il voto finale su una legge che avrebbe reso loro giustizia. E a loro dico di stare tranquilli perché non indietreggeremo sui nostri impegni", lo dice in una nota la vice capogruppo del Pd alla Camera Alessia Morani, che è stata relatrice del testo sul reato di omicidio stradale a Montecitorio.
"Fa parte del dibattito politico confrontarsi nel merito delle questioni, ma qui non si vuol comprendere una cosa fondamentale.Lo spirito della legge sull'omicidio stradale è quello di una maggiore prevenzione, l'obiettivo è salvare vite. La norma sarà infatti un forte deterrente anche per effetto di una rinnovata attenzione da parte degli automobilisti alle conseguenze di una guida pericolosa" spiega Morani.
"Vogliamo che il tempo dell'impunità sia finito e non per un maldestro tentativo di applicare una qualche forma di populismo penale, come ci accusa chi evidentemente non conosce bene le cifre. E allora gli rinfreschiamo la memoria: ogni anno circa 4 mila persone muoiono a seguito di incidenti stradali. Un terzo di loro muore a causa di un delinquente della strada: nel 20% dei casi si tratta di persone che guidano sotto l'effetto di droghe o alcool. E' più facile uccidere con le mani sul volante che brandendo un'arma da fuoco o da taglio. Ed è solo su questa emergenza che ci interessa intervenire, le polemiche le lasciamo agli altri", conclude la deputata Pd.