“Il voto di oggi dell’Onu ci riempie di soddisfazione: le nostre produzioni e il modello alimentare italiano sono un valore da preservare, e la battaglia bipartisan che il Parlamento italiano ha fatto propria, è stata vinta”. Lo dichiara Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, a proposito della risoluzione sulla nutrizione votata oggi dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
“Il dibattito delle scorse settimane e la posizione di alcuni Paesi – spiega - avevano destato grandi preoccupazioni. L'accesso a un’alimentazione sana e corretta è un diritto dell'uomo, e deve essere la priorità quando si disegnano le politiche pubbliche. Per questo motivo occorre considerare regimi alimentari e stili di vita nella loro complessità, e tutelare le nostre produzioni evitando di proporre strumenti ingannevoli nei confronti dei cittadini, come possono essere le etichette a semaforo. Tali etichette sono dei dazi impliciti ai nostri prodotti, delle barriere tariffarie per limitare in modo surrettizio il libero commercio. Se la risoluzione fosse stata approvata con le premesse delle scorse settimane, avrebbe infatti ‘condannato’ la dieta mediterranea, eredità culturale millenaria la cui qualità è riconosciuta dalla stessa Unesco, equiparandola al cibo spazzatura. La decisone dell’Assemblea generale dell’Onu evita quindi di penalizzare e minare un patrimonio che appartiene a tutta l’umanità”.
“Quella vinta oggi è una battaglia portata avanti anche dai governi Renzi e Gentiloni attraverso l’impegno del ministro Martina, che ha sollevato il tema a livello comunitario quando questi tentativi già si erano fatti avanti. Le Camere hanno approvato martedì scorso in modo unanime una mozione, che ha consentito al nostro Paese di esprimere la propria posizione con maggiore forza”, conclude.