• 16/09/2017

"L’ordinanza del sindaco Nardella va nella direzione della mia proposta di legge (A.C. 3890) contro la schiavitù della prostituzione, cioè di punire i clienti, combattendo la domanda per far diminuire l'offerta e quindi lo sfruttamento.
Lo dico con estrema chiarezza: non è questione di essere bigotti o perbenisti. Si tratta di decidere se è più importante lottare per la libertà di chi vuole andare a prostitute oppure combattere la malavita organizzata che nella stragrande maggior parte dei casi sta dietro alla prostituzione, mettendosi al fianco di ragazze che spesso sono letteralmente schiavizzate dai loro aguzzini.
Io sto dalla parte di chi combatte la criminalità e cerca di restituire dignità a ragazze sfruttate, picchiate e spesso ridotte in schiavitù, senza alcuna possibilità di scelta perché si ritrovano sotto minaccia, loro e le loro famiglie. La libertà di chi decide di far sesso a pagamento non può, almeno per me, venire prima della libertà di ragazze sfruttate e ridotte in schiavitù". Lo dichiara la deputata Pd, Caterina Bini, a proposito dell'ordinanza firmata dal Sindaco di Firenze, Dario Nardella, per prevenire e contrastare lo sfruttamento delle prostitute da parte delle organizzazioni criminali.