• 21/02/2019

“La riforma costituzionale che istituisce il referendum propositivo comporta: poche garanzie, l’esaltazione della piazza e della piattaforma web, ma soprattutto nessun limite rispetto a materie delicatissime”. Lo dichiara Franco Vazio, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera, a proposito della legge di riforma costituzionale sul referendum propositivo.

“Si potrà infatti – spiega - intervenire in materia penale, tributaria, sul diritto di sciopero e anche sui diritti dei lavoratori. Questo significa non solo delegittimare il Parlamento ma porre le condizioni per distruggere la rappresentanza parlamentare. Che tutto questo avvenga nelle stesse ore in cui l’inquietante piattaforma ‘Rousseau’ e il M5S hanno pronunciato la prima sentenza di piazza, mette paura. La Giunta delle Autorizzazioni del Senato, esaminando e valutando memorie e atti secretati, avrebbe dovuto decidere se sottoporre a processo penale il Ministro Salvini. Sovvertendo la Costituzione ed esautorando i propri membri in Giunta, il M5S ha invece fatto decidere ai quattro gatti iscritti a Rousseau – sempre che abbiano realmente deciso e votato - senza neppure leggere un solo atto o una sola memoria del fascicolo. Si tratta del primo processo celebrato in piazza e in cui la sentenza non è stata pronunciata in nome del popolo italiano, ma nell’interesse di un soggetto privato avvolto dall’oscurità. È il segno dei tempi? Esiste un disegno eversivo?”.

“È certamente una situazione pericolosissima che meriterebbe una forte reazione da parte dei giuristi, dei costituzionalisti e di quegli uomini e quelle donne che hanno sempre creduto e credono che la nostra Costituzione sia il baluardo per difendere diritti e garanzie. E non un orpello da umiliare per opera di una grigia e inquietante piattaforma web”, conclude.

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