“Nella scelta delle aree dove estrarre idrocarburi si dovranno utilizzare criteri pubblici e considerare la vicinanza dei centri abitati, la presenza di falde acquifere e di bacini imbriferi, di fragilità geologiche e fenomeni di subsidenza, così come la compatibilità con le altre attività economiche, agricole e turistiche dei territori coinvolti e una effettiva possibilità di ripristinare lo stato dei luoghi precedente all'attività estrattiva, con una valutazione delle linee di base e quindi una cautela particolare per il golfo di Taranto. Un ordine del giorno al decreto “Sblocca Italia” approvato ieri impegna il governo in questa direzione". Lo dichiarano i deputati del Partito democratico Stella Bianchi, prima firmataria dell'atto, Luigi Famiglietti e Valentina Paris.
"La ricerca e l’estrazione di idrocarburi sono attività altamente invasive che possono compromettere in maniera irreversibile gli equilibri ambientali dei territori e la loro economia. Devono essere realizzate con una programmazione attenta che segua criteri precisi e pubblici e solo nelle aree che saranno individuate con un decreto del ministero dello Sviluppo economico, sentito il ministero dell'Ambiente, come previsto da un nostro emendamento. Criticità ambientali e vocazioni produttive dei territori diventano principi centrali per l'individuazione delle aree nelle quali estrarre idrocarburi".