Una proposta della deputata bergamasca Elena Carnevali, recepita dal Governo, ha permesso di modificare a favore delle Regioni l’articolo 42 dello Sblocca Italia relativo alla realizzazione di importanti interventi di edilizia sanitaria, evitando così di perdere definitivamente i finanziamenti che risalgono alle programmazioni regionali del 2008 – 2009 e che poi erano state sottoscritte con accordi di programma nel 2013, come nel caso della Lombardia. La relatrice del Decreto Sblocca-Italia, Chiara Braga, ha accolto il contenuto dell’art. 42, portando da 24 a 36 mesi la proroga per la richiesta di ammissione al finanziamento statale da parte delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere impossibilitate a rispettare i vecchi termini a causa di iter burocratico modificato negli anni alquanto complesso che rischiava di vanificare lo sforzo delle stesse strutture sanitarie.
“Era necessario proporre quell’emendamento allo Sblocca Italia – ha dichiarato l’on. Elena Carnevali – per garantire la qualità delle nostre strutture sanitarie evitando, dopo anni di un complicato lavoro di programmazione e di pianificazione tecnica e amministrativa di ASL e Ospedali, di perdere finanziamenti statali. Un risultato notevole non solo per la salute dei nostri cittadini ma pure una boccata di ossigeno per rilanciare in questo caso le imprese e la stessa economia lombarda”.
La Regione Lombardia può completare la procedura – ora non più in formato cartaceo ma digitale – per l’accesso a finanziamenti per circa 340 milioni di euro che riguardano sia Milano città e provincia, sia le province di Bergamo, Varese, Lodi, Mantova, Cremona, Pavia Sondrio, Brescia, Como.
Così le deputate del Pd Elena Carnevali e Chiara Braga, quest’ultima relatrice di maggioranza del Dl Sblocca-Italia.