L’opposizione ha paura dei cambiamenti e nostalgia di circolari e grembiulino
“Oggi è un giorno importante; dopo un lungo esame in commissione e in aula qui alla Camera e al Senato finalmente ‘La buona scuola’ diventa legge; e non rimarrà sulla carta ma diventerà realtà grazie al lavoro di dirigenti e docenti che la applicheranno e dei quali abbiamo grande fiducia”. Lo ha detto Simona Malpezzi, deputata del Pd componente della commissione Cultura, durante la dichiarazione di voto sul ddl ‘La buona scuola’.
“E’ difficile da comprendere - ha proseguito Malpezzi - come dopo tanta discussione e confronto sia ancora possibile mistificare sui contenuti della riforma. Menzogna è parlare del preside sceriffo che certo è uno slogan efficace ma peccato che non ci sia nella nostra riforma; il dirigente scolastico diventa il capitano della squadra con la quale condivide il destino. Menzogna è parlare di chiamata diretta; gli insegnati sono assegnati dal dirigente alla scuola e non togliamo diritti a nessuno. Altra menzogna è sulla valutazione dei docenti; abbiamo dato maggiore importanza al comitato di valutazione, che c’era anche prima, al quale parteciperanno anche i genitori e gli studenti come loro stessi ci hanno chiesto. La scuola che esce da questa riforma non è una scuola governativa ma autonoma, più libera e che lotta contro le discriminazioni; finalmente realizziamo la autonomia scolastica voluta da Luigi Berlinguer. Altra menzogna, urlata in questa Aula e in televisione dalla collega Meloni, è parlare di licenziamenti di massa; il prossimo primo settembre saranno assunti 100mila insegnanti a tempo indeterminato e 60mila l’anno prossimo. Nella ‘Buona scuola’ c’è il più grande piano di assunzioni nella storia della Repubblica. È una riforma che rispetta pienamente la Costituzione che chiede esplicitamente di accedere alla pubblica amministrazione tramite concorso. Mettiamo 4 miliardi per una scuola con maggiori competenze e con didattica innovativa; abbiamo messo soldi per formare gli insegnanti e riaprire i laboratori, per dare valore al merito e alla formazione degli insegnanti. Perché tutte queste menzogne? Perché l’opposizione ha paura dei cambiamenti; noi siamo per scuola libera e forte, loro per la scuola delle circolari e del grembiulino”.