• 22/07/2019

“Quello di Pierluigi Coppola da parte del Mit è un chiarissimo caso di licenziamento per motivi politici”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera.

“E che lo sia – continua – sono proprio le puerili motivazioni, a monte della decisione di Toninelli, fatte filtrare dal suo ministero. Se l’allontanamento di Coppola è giustificato da non meglio precisate ‘interviste autorizzate’ e ‘ombre’, com’è possibile che Marco Ponti, dopo i fiumi di interviste rilasciate sull’analisi costi-benefici relativi alla Tav prima della sua pubblicazione ufficiale o dopo le incredibili, recenti affermazioni su Alitalia, sia ancora al suo posto? La risposta è semplice: Ponti è allineato con le tesi di Toninelli, Coppola no”.

“Con questo nuovo, vergognoso capitolo, Toninelli chiarisce una volta per tutte qual è il senso da lui attribuito al ministero che guida: non dicastero per realizzare opere indispensabile agli italiani e alla crescita del Paese ma agenzia propagandistica”, conclude.