“Abbiamo detto grazie al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per essere venuto a L’Aquila, per la prima volta da premier, in occasione della commemorazione del decennale del terremoto del 2009. Abbiamo apprezzato la sua presenza e anche le sue parole. Quello era il momento del lutto, del ricordo, della memoria ed era giusto evitare ogni nota polemica, perché sarebbe stata di cattivo gusto e irrispettosa del dolore delle famiglie. Ma oggi è un altro giorno. E a Conte diciamo con decisione e forza che a quelle dichiarazioni pubbliche devono seguire fatti concreti. A L’Aquila ci sono dei problemi urgenti da risolvere e che non possono più attendere. Innanzitutto, occorre sbloccare lo stanziamento di dieci milioni di euro per salvare il bilancio del comune, ora non più in grado di garantire i servizi ai cittadini; poi serve l’approvazione della proposta di legge che ho presentato alla Camera per il risarcimento dei familiari delle vittime. Perché non è possibile che questo sia avvenuto per la tragedia di Rigopiano e non è previsto anche per L’Aquila e Amatrice. Non possono esserci morti di serie A e serie B”.
Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, che ha annunciato l’invio di una lettera aperta al premier Conte.
“Va bene - aggiunge la deputata Dem - la presenza di Conte a L’Aquila. Rappresenta un segnale di attenzione e rispetto delle Istituzioni alla popolazione di un territorio, ma non bastano più i bei discorsi. Oltre alle due priorità che ho ricordato, occorre affrontare il tema delle imprese che attendono una soluzione che blocchi la restituzione delle tasse sospese, del personale precario da stabilizzare e su cui intervenire per un’equità di trattamento, e della questione ancora aperta della ricostruzione pubblica. Le cittadine e i cittadini sono stanchi delle passerelle dei politici al governo. Conte dia un segnale tangibile subito: stanzi subito i dieci milioni di euro e faccia incardinare la discussione della legge per i risarcimenti. Questo - conclude Stefania Pezzopane - sarebbe un bel segnale di cambio di passo”.