“Nell’esperienza irripetibile di Tina Anselmi, c’è un filo conduttore che lega l’antifascismo militante, la lotta partigiana, l’impegno sindacale a difesa delle operaie e delle insegnanti, le grandi riforme del lavoro e della salute, fino all’inchiesta contro la massonerie deviata e la P2: è la coerenza. Coerenza con i valori di libertà e giustizia, radicati nel suo essere cristiana e nella fedeltà alla Costituzione. Donna coraggiosa in tempi in cui non era facile chiudere i manicomi, pensare al nuovo diritto di famiglia, superare le mutue, stabilire parità di trattamento salariale tra donne e uomini, Tina è stata testimone della buona politica, laica, mai faziosa, per nulla incline ai compromessi. Si è mossa nel solco ideale del pensiero di Aldo Moro, laico e progressista. Non solo le donne, il nostro paese le deve gratitudine e riconoscenza”.
Così Margherita Miotto, deputata del Pd, durante le commemorazione di Tina Anselmi svolta oggi alla Camera.